Recensione Sette piccioni sporchi di sangue di Anthony Abbot
L'angolo del vintage
DESCRIZIONE LIBRO
Geraldine Foster è una ragazza seria, senza tanti grilli per la testa. Così, quando una sera non ritorna a casa dal lavoro, la sua coinquilina, Betty Canfield, pensa subito al peggio e si rivolge a Thatcher Colt, un vecchio amico dello zio, che è a capo della polizia di New York.
Non molto convinto, questi inizia a indagare, ma deve abbandonare il suo scetticismo quando dal sopralluogo nella stanza della ragazza emergono alcuni elementi misteriosi.
Cosa ci fa una lettera strappata dal cui contenuto s'intuisce un ricatto? Perché l'inchiostro con il quale Geraldine l'ha scritta è diverso da quello che si trova nella penna? E poi, qual è il motivo dell'inaspettata quanto inspiegabile rottura del suo fidanzamento a pochi giorni dalle nozze?
RECENSIONE
Trama: 3 stelle su 5
Giallo vecchio stile incentrato sulle indagini dell'omicidio di Betty Canfield, giovane ragazza brutalmente assassinata. La storia è carina, ma si focalizza troppo sugli aspetti investigativi tralasciando quello emotivo e il ritmo lento non aiuta. Per questo non mi ha coinvolto.
Scrittura: 3 stelle su 5
La narrazione è affidata al segretario dell'alto commissario Colt. Nonostante il libro sia stato pubblicato per la prima volta nel 1930, lo stile non è per niente datato. In alcuni punti però la scrittura appare fredda, distaccata e un po' pesante.
Ambientazione: 4 stelle su 5
La narrazione si svolge a New York nel periodo natalizio. Si respira una bella atmosfera retrò tipica dei grandi classici.
Personaggi: 2,5 stelle su 5
I personaggi non sono caratterizzati a sufficienza. Lo scrittore si è limitato a raccontare le loro azioni e a riportarne i dialoghi, trascurando i loro stati d'animo e pensieri.
Finale: 3 stelle su 5
Finale non troppo inaspettato. Resoconto dettagliato degli avvenimenti e delle motivazioni che hanno portato l'assassino a commettere l'omicidio.
Valutazione complessiva: 3 stelle su 5
Storia carina, ma niente di ché. Ci sono moltissimi romanzi gialli migliori di questo.
Consigliato solo a chi piacciono i vecchi polizieschi.
Ok, capito: passo :D
RispondiEliminaCiao Not, bravo, è meglio passare 👍
RispondiEliminaDi solito i gialli delle edizioni Polillo sono carini... anche se vecchiotti... sono un po' indecisa
RispondiEliminaProva a leggerlo, se vedi che non ti piace lo lasci. Comunque in due-tre giorni riesci a finirlo, sono solo 204 pagine.
RispondiEliminaCiao Fra!
RispondiEliminaNon ho ancora mai letto nulla di questa casa editrice, i gialli classici non mi dispiacciono ma mi sembra che questo possa bypassarlo 😄
Ciao Angela,
RispondiEliminaci sono moltissimi libri carini della Polillo, ma questo non mi ha entusiasmato. Secondo me è meglio lasciare stare questo e cercare un altro titolo 😉
Grazie ,mi attiral' atmosfera ma dalla Tua recensione non c'è molto altro
RispondiEliminaCiao Rino, non mi ero accorta del tuo commento. L'atmosfera natalizia è bella, ma il resto no purtroppo.
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