Recensione OMICIDIO FUORI STAGIONE di Arwin J. Seaman

 

DESCRIZIONE LIBRO

L'ostilità era ovunque, negli occhi degli uomini, delle donne e anche dei bambini. Sembrava che tutta la popolazione dell'isola si fosse raccolta nelle vie strette di Mörkrets con l'unico scopo di impedire allo straniero di passare. 

Henning Olsson non aveva mai messo piede sull'isola in veste ufficiale, ovvero come ispettore della Scientifica. Tutte le altre volte era uno svedese come tanti che veniva in gita, giusto un po' fuori stagione. Ma oggi, chiamato ad assolvere il suo lavoro, stava invadendo un territorio sacro, che non aveva a che fare con i luoghi ma con l'anima di quel posto.

RECENSIONE 

Trama: 2,5 stelle su 5 

Sebbene la trama sia interessante non è riuscita a coinvolgermi, a suscitarmi emozioni a causa del ritmo lento e della mancanza di tensione. In alcuni momenti l'ho trovata un po' noiosa, soprattutto nei capitoli iniziali. 

Scrittura: 3,5 stelle su 5

La narrazione è in terza persona. Lo stile è semplice, senza fronzoli. Discreti i dialoghi.

Ambientazione: 2 stelle su 5

La storia si svolge a Liten, un'immaginaria isola svedese presa d'assalto nei mesi estivi da turisti in cerca di tranquillità.

Anche se l'ambientazione è suggestiva, lo scrittore non è stato capace di creare una giusta atmosfera.

Personaggi: 1 stella su 5

Henning Olsson, ispettore della polizia scientifica di Malmo, si trasferisce nel paese di Morkrets per indagare sull'omicidio di Erika Lundstrom, una sedicenne morta affogata. Dovrà fare i conti con la diffidenza degli abitanti, descritti come zoticoni, chiusi e culturalmente arretrati.

È un protagonista superbo, saccente, pieno di pregiudizi. Insignificanti tutti gli altri personaggi.

Finale: 3 stelle su 5

Avevo immaginato che potesse essere coinvolta una certa persona, ma non avevo capito tutto il resto. Finale sufficiente, niente di più.

Valutazione complessiva: 2,5 stelle su 5 

Non ne consiglio la lettura, in giro c'è di meglio.

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