Recensione Di morte e d'amore di Stefania Crepaldi


DESCRIZIONE LIBRO

La prima indagine di Fortunata, tanatoesteta, apprendista pasticcera, investigatrice suo malgrado.

Le mani di Fortunata sono magiche. Sanno prendersi cura di uomini e donne, con dolcezza e premura. Lavano, vestono, abbelliscono e rasserenano, passano delicate sulla pelle e sul viso. C’è solo un problema: i corpi cui Fortunata provvede sono quelli dei defunti. Lei è infatti l’ultima discendente di una stirpe di becchini, la più antica di Chioggia. 

Per questo suo padre, un uomo congelato nel dolore per la morte della moglie, vorrebbe che lei ereditasse l’impresa di famiglia. Per questo Fortunata è fin dall’adolescenza vittima dell’ignoranza e della superstizione dei suoi paesani. 

Il suo sogno sarebbe quello di diventare pasticciera, e mettere le sue mani così abili al servizio della gioia e della festa e non del lutto. L’occasione le si presenta quando viene assunta per uno stage nel catering dei fratelli Mengolin.
Per Fortunata potrebbe iniziare una nuova vita, ma il primo giorno di lavoro, durante lo sfarzoso matrimonio della figlia della famiglia Boscolo, il padre della sposa muore in circostanze poco chiare, e i sospetti sembrano convergere proprio sulla giovane tanatoesteta.

Così Fortunata, per salvarsi, dovrà improvvisarsi investigatrice. E nel suo cammino così difficile il destino le offrirà uno strano alleato, un uomo misterioso quanto affascinante.

Recensione Di morte e d'amore di Stefania Crepaldi

RECENSIONE

Trama: 3,5 stelle su 5
L'idea alla base del libro è originale, ma l'autrice non è riuscita a svilupparla perdendosi nei pensieri pruriginosi della protagonista verso il famoso chef pasticcere e il giovane infiltrato della guardia di finanza.


Scrittura: 2 stella su 5
Il romanzo andrebbe completamente revisionato non perché ci siano degli errori di ortografia o di sintassi, ma perché lo stile è scialbo, noioso, dilettantesco. Si percepisce subito che è un libro di esordio.

Per questo sono rimasta scioccata quando ho letto che l'autrice è editor di narrativa, consulente editoriale e tiene corsi di scrittura.

Recensione Di morte e d'amore di Stefania Crepaldi

Ambientazione: 3 stelle su 5 
Stefania Crepaldi ama moltissimo Chioggia e Venezia, lo si evince dalle descrizioni piene di affetto e ammirazione presenti in tutto il libro.


Personaggi: 3 stelle su 5 
Fortunata Tiozzo Pizzegamorti lavora come tanatoesteta nell'agenzia funebre di famiglia: il suo compito è preparare la salma affinché si presenti nelle migliori condizioni. A causa della sua professione è trattata come una portatrice di sfortuna. Le persone (anziani e giovani) quando la vedono fanno gesti scaramantici e la evitano come la peste. 

Il suo sogno però è diventare pasticciera e l'occasione che ha sempre aspettato le si presenta quando viene ingaggiata per uno stage di due settimane presso il catering di un famosissimo e attraente ristoratore, Lucio Mengolin.

Sinceramente non credevo esistessero sciocche superstizioni nei confronti di chi lavora nelle onoranze funebri... Assurdo.

Finale: 4 stelle su 5
Amaro epilogo, ma giusto. Peccato che anche alla fine venga dato poco spazio alla risoluzione del caso. Bè, in fondo non è un vero e proprio giallo, non potevo aspettarmi una conclusione alla Agatha Christie.


Valutazione complessiva: 3 stelle su 5 
Romanzo carino, sottile e delicato come carta velina. Ho nel Kindle il secondo della serie, penso che lo leggerò per scoprire come si evolveranno le dinamiche familiari di Fortunata.

Sconsigliato a chi vorrebbe leggere un libro giallo.

 
Valutazione 

Commenti

  1. Mi piace molto la sua recensione, io modestamente mi piacerebbe dare una seconda possibilità alla scrittrice che magari il secondo libro è migliore del primo e quindi su coraggio lègga pure il secondo.

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  2. Buongiorno signor Michele, grazie, sono contenta che le sia piaciuta la recensione.
    Leggerò anche il secondo libro, speriamo sia migliore del primo 🤞

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  3. Intanto io mi leggo questo , mi è piaciuto troppo la recensione

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  4. Lo lessi l'anno scorso, ne ho un buon ricordo, mi piacque l idea che la protagonista avesse questa professione particolare. Nel complesso lo trovai gradevole, anche se per adesso non sento l'impellenza di leggere il sequel.
    Ciao (⁠.⁠ ⁠❛⁠ ⁠ᴗ⁠ ⁠❛⁠.⁠)

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    1. Ciao Angela, probabilmente avevo troppe aspettative. Pensavo di leggere un giallo, invece le indagini erano solo un fattore marginale

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