Recensione Il bazar dei brutti sogni di Stephen King
DESCRIZIONE LIBRO
Attenti alla lama, avverte Stephen King introducendo una delle venti storie che sono raccolte ne 'Il bazar dei brutti sogni'.
E ha ragione. La lama è sempre presente, qualunque sia lo stile che Stephen King sceglie. Si tratti dell'antica zampata con cui si apre il libro, in 'Miglio 81'(macchine assassine, avete presente?), o della struggente bellezza del racconto di chiusura, 'Tuono estivo' (un post-apocalittico, come 'L'ombra dello scorpione', con un guizzo di rivolta che non si spegne neanche con la vecchiaia).
Vi interrogherete sulla vita dopo la morte (e se il purgatorio fosse un ufficio polveroso? Se l'angelo delle tenebre fosse un bellissimo ragazzo?); imparerete a temere anziani giudici in grado di prevedere la scomparsa degli altri e giornalisti di gossip in grado di provocarla.
Interessanti le note introduttive ad ogni racconto.
Scrittura: 4 stelle su 5
La scrittura di Stephen King è di qualità, non delude mai. È un maestro nel creare immagini vivide con poche e semplici frasi.
Ambientazione: 3,5 stelle su 5
Malgrado i racconti siano lunghi solo una decina di pagine, le varie ambientazioni sono ben descritte.
Personaggi: 4 stelle su 5
Il punto forte dei suoi libri sono i personaggi. Nessuno come lui è capace di descrivere l'animo umano, con le sue innumerevoli sfaccettature.
Finale: 3 stelle su 5
Non sempre i finali mi hanno soddisfatto. Come direbbe King: "Non tutte le tazze arrivano con il manico già attaccato".
Valutazione complessiva: 3,5 stelle su 5
I pro de Il Bazar dei brutti sogni sono la scrittura, il disegno dei personaggi e le varie ambientazioni; i contro le trame poco coinvolgenti.
Non è tra i miei romanzi preferiti, questo è poco ma sicuro, ma vale comunque la pena leggere le opere di un grande autore.
Da segnalare il racconto "Il bambino cattivo".
Valutazione
Il Re è sempre il Re 😉
RispondiEliminaHai ragione 😊
EliminaNon ho letto molto libri di Stephen king, dico sempre di volerlo approfondire, ma poi li freno perché amo sì i thriller... ma non l'horror, e mi pare di capire il Re, se non ci mette il Male nella sua veste paranormal, non è lui 乁( •_• )ㄏ
RispondiEliminaAmmetto, inoltre, che il film IT rientra negli incubi dell'infanzia, e sta cosa forse inconsciamente mi allontana da king (ʘ言ʘ╬)
Ciao Angela, allora ti consiglio di leggere Dolores Claiborne, Stagioni Diverse oppure 22/11/63. Non sono horror, vedrai che ti piaceranno 😉
RispondiEliminaKing solo se scrivesse rap,trap e c. ,forse,non mi piacerebbe🙂Grazie per la recensione sempre certosina
RispondiEliminaGrazie a te😉
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