Recensione Il popolo dell'autunno di Ray Bradbury

Aspettando Halloween

L'angolo del vintage 

Recensione Il popolo dell'autunno di Ray Bradbury

Recensione Il popolo dell'autunno di Ray Bradbury

DESCRIZIONE LIBRO

Green Town, anonimo centro dell'Illinois. Manca una settimana alla festa di Halloween, quando la sonnecchiosa cittadina viene sconvolta da un "carnevale nero". Un circo misterioso sembra promettere l'avverarsi di tutti i desideri, e l'eterna giovinezza. Saranno due amici tredicenni, James Nightshade e William Halloway, con tutta l'innocenza della loro età, a sconfiggere le forze del Male e a riscattare le anime dell'intera comunità. Ma impareranno anche troppo presto a fare i conti con i propri incubi. 

Capolavoro della moderna letteratura gotica, Il popolo dell'autunno riesce magistralmente a svelare il lato oscuro che ognuno di noi porta dentro. E a farci osservare il mondo con gli occhi liberi e indagatori di un bambino.

Recensione Il popolo dell'autunno di Ray Bradbury
RECENSIONE

Trama: 4 stelle su 5 

Quella de Il popolo dell'autunno è una storia che, ad uno sguardo fugace, potrebbe sembrare semplice. In realtà la trama è complessa, ricca di sfumature filosofiche, di metafore, di magia. Parla della vita e della morte, del trascorrere del tempo, delle proprie paure, della lotta del bene contro il male.

Recensione Il popolo dell'autunno di Ray Bradbury
Scrittura: 4 stelle su 5 

Lo stile è particolare, inconsueto: a volte delizioso e altre volte spiazzante; talvolta allegro come il sorriso di un bambino e subito dopo cupo come una notte senza stelle. I capitoli sono brevi ma numerosi, la narrazione in terza persona da la giusta attenzione a tutti i personaggi.


Ambientazione: 4 stelle su 5 

Il libro è ambientato tra gli anni 40 e 50 in una tranquilla cittadina dell'Illinois, una settimana prima di Halloween. L'atmosfera è fiabesca, ma non come quelle romantiche della Disney, ma più simile allo spirito gotico dei fratelli Grimm.


Recensione Il popolo dell'autunno di Ray Bradbury

Personaggi: 4 stelle su 5 

I due protagonisti, Jill e Will, sono profondi e ben sviluppati. Interessanti i personaggi del luna park, il cosiddetto popolo dell'autunno.



Finale: 4 stelle su 5

Bella conclusione.


Recensione Il popolo dell'autunno di Ray Bradbury
Valutazione complessiva: 4 stelle su 5 

Il popolo dell'autunno potrebbe essere classificato come fantasy horror con atmosfere gotiche, ma sarebbe troppo riduttivo. È un libro di formazione perché i due giovani protagonisti prendono per la prima volta coscienza del male; è una riflessione sulla vecchiaia, la quale deve essere accolta come una fase naturale della vita; è un inno ad affrontare le paure e le difficoltà con il sorriso.

Lo consiglio a chi non ha fretta di arrivare all'ultima pagina, a chi non si fa scoraggiare da una scrittura inusuale.

PS: Nel è romanzo è presente una giostra che, girando al contrario, ringiovanisce chi vi sale sopra... Stephen King avrà preso spunto da qui per Fairy Tale?


Valutazione 



Recensione Il popolo dell'autunno di Ray Bradbury

Commenti

  1. Non conoscevo questo libro di BRADBURY; non stravedo per l'horror (troppo fifona :-D ) ma mi attira molto l'accostamento che fai alle atmosfere gotiche, tipo quelle presenti anche nelle fiabe. Me lo segno, se non è lungo ci faccio un pensierino!
    ciao! ;-))

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    1. Ciao Angela, è molto più fantasy che horror. A dire il vero di horror c'è ben poco, ma io non faccio testo... Per me non lo sono più neanche i libri di Stephen King.
      Grazie di essere passata. Un saluto 😘

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  2. Il gotico oscuro è un genere che apprezzo molto. L'eterna lotta tra Bene e Male è sempre un tema affascinante. Di Bradbury ho letto "Fahrenheit 451", un romanzo di fantascienza che narra di una società in cui possedere libri è considerato un reato. Un saluto :)

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    1. Ciao Aquila Reale, Fahrenheit 451 non l'ho ancora letto, ma mi pare di averlo da qualche parte.
      Un saluto anche a te 😊

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  3. Fra, fra i racconti di Bradbury questo è tra quelli che più amo ; anche Bradbury è nel mio podio personale ( dopo Asimov).; credo il Re anche sull' adolescenza e la fine della stessa si sia ispirato a Bradbury per alcuni suoi capolavori; Ti ringrazio per aver recensito ,come sempre magistralmente,questa opera

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    1. Ciao Rino, sei sempre troppo gentile. Di Asimov non ho mai letto nulla; ho visto alcuni film ispirati ai suoi libri, ma non credo sia la stessa cosa. Baci 😘

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