Recensione L'incredibile caso del bambino che non c'è di Lisa Thompson
La vita a Chestnut Close è tornata alla normalità. Dopo che Matthew Corbin, quello strano tredicenne con la fobia dei germi, è riuscito a risolvere l'incredibile caso del bambino scomparso, tutto in città è di nuovo tranquillo. La vecchia Nina sempre pronta a dispensare buoni consigli, il signor Charles che cura con amore il suo giardino.
Solo Melody, l'amica del cuore di Matthew, si comporta in modo strano. Ogni pomeriggio, in compagnia del suo cane-salsiccia Frankie, la ragazzina si inoltra nella parte più antica del cimitero e sparisce per ore a fare chissà che.
Ma cosa c'è nel cimitero? E perché rifiuta di confidarsi con Matthew? Per Matthew Corbin non c'è altra soluzione che affrontare le sue paure, uscire di casa e risolvere lo strano caso in cui Melody si è cacciata.
RECENSIONE
Trama: 3 stelle su 5
Il romanzo è il seguito de "L'incredibile caso del bambino alla finestra", ma i volumi sono autoconclusivi e possono essere letti separatamente.
Purtroppo, a differenza del suo predecessore, che era pieno di brio e brillava per originalità, questo appare spesso stanco e in alcuni momenti poco credibile.
Scrittura: 4 stelle su 5
La narrazione è affidata a Melody Bird e i 41 capitoli sono di diversa lunghezza, ma tutti brevi.
Lo stile della Thompson è fluido e semplice, perfettamente adatto a un pubblico giovane. Tuttavia, alcuni dialoghi mancano di spontaneità.
Ambientazione: 5 stelle su 5
Si torna a Chestnut Close, in un sobborgo inglese non meglio specificato, a quasi un anno di distanza dagli eventi del primo romanzo.
L’ambientazione è ben curata e il cimitero, che potrebbe sembrare un luogo cupo, viene descritto come uno spazio sospeso tra mistero, calma e serenità. Un contesto che contribuisce ad avvolgere la storia di un’atmosfera intima e suggestiva.
Personaggi: 4 stelle su 5
La protagonista questa volta è Melody, una tredicenne solitaria e riflessiva, con la singolare abitudine di passeggiare nel cimitero vicino casa, sempre accompagnata dal suo inseparabile bassotto. Accanto a lei ritroviamo Matthew e Jake, già noti dal primo libro, e un nuovo personaggio: Hal, il quale però risulta il meno convincente del gruppo.
Realistici e ben costruiti gli altri soggetti.
Finale: 4 stelle su 5
La conclusione è buona, coerente con la storia e capace di chiudere il cerchio narrativo in modo soddisfacente.
Valutazione complessiva: 4 stelle su 5
Sebbene L'incredibile caso del bambino che non c'è sia nettamente inferiore al primo libro della serie, vale comunque la pena di leggerlo.
Consigliato ai giovani.
Valutazione
Grazie per la recensione e i consigli!
RispondiEliminaCiao Daniela, grazie a te.
EliminaUn abbraccio e buon weekend 😘
Consigliato ai giovani?Allora lo leggo subito:-D
RispondiEliminaCiao Rino, certo, tu sei giovanissimo 🥰
EliminaBellissimo che leggi anche libri per ragazzi, sono davvero utili le recensioni, vengono pubblicati un miliardo di titoli e non si sa cosa scegliere
RispondiEliminaCiao Irene, mi piacciono i libri gialli per ragazzi. L'importante è che la trama sia interessante e che siano ben scritti.
EliminaUn abbraccio e buon weekend 😘
Ciao Fra, ho letto il primo libro della serie e ricordo una lettura ricca di riflessioni sulla forza della diversità e il potere dell'amicizia. Tutti noi dobbiamo affrontare le nostre paure e ben venga anche l'aiuto dei libri. Un abbraccio :)
RispondiEliminaCiao Aquila reale, non sapevo avessi letto il primo volume della serie. Spero ti sia piaciuto.
EliminaAnche in questo libro l'amicizia è un tema centrale, ma la trama è più debole... Peccato.
Un abbraccio 😘
Ho scaricato il primo sul Kindle, credo leggerò comunque prima quello.
RispondiEliminaUn abbraccio Fra!
Grazie per la recensione e dei consigli, cercherò il primo da leggere.
RispondiEliminaCiao Federica, grazie a te di essere passata a trovarmi.
EliminaUn abbraccio e buona domenica 😘
Alla fine è sempre così, il primo libro di una serie non si scorda mai ... E i seguenti su cui si hanno altrettante aspettative, magari risultano "deludenti"
RispondiEliminaCiao Stefania, hai ragione, di solito il primo libro è il migliore. Certo, ci sono anche le eccezioni, come la serie di Blackwater o di Harry Potter.
EliminaUn abbraccio e buon lunedì 😘
Come sempre grazie!
RispondiEliminaGrazie a te 😘
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