Recensione Non chiamatemi Jessica Fletcher di Alice Guerra
DESCRIZIONE LIBRO
Un nuovo mistero avvolge Mestre. Dopo un primo furto "illustre", impensabile e rocambolesco, che coinvolge acrobati ungheresi e monaci tibetani e che scardina gli equilibri internazionali, gli abitanti della città vengono investiti da un'ondata di altri furti - piccoli, ma inarrestabili. Dalla zia Rosanna a Piercoglione, non si salva nessuno. E tutti, prima ancora di rivolgersi al commissario di polizia Salvatore Lo Cascio, chiedono aiuto ad Alice Guerra, influencer mestrina con un passato (recentissimo e turbolento) come investigatrice improvvisata.
Ma questa volta Alice non ne vuole sapere di vestire i panni del suo idolo Jessica Fletcher perché, orgogliosamente muso da can, vorrebbe stare sola e tranquilla sul suo divano. E invece prima viene travolta dall'arrivo inaspettato della sua ex migliore amica d'infanzia, Vespasiana - in piena crisi dopo essere stata abbandonata da una famosa popstar con cui è stata fidanzata per anni - e poi, suo malgrado, nella vicenda dei furti ci finisce in pieno.
Lo Cascio ha comunque parecchio da fare. Con i capelli sempre più fuori controllo, ha il terrore di rispondere al telefono, preoccupatissimo che a chiamarlo possa essere il Dalai Lama, l'FBI oppure Alice.
Intanto lei, in bilico tra una fortissima attrazione nei confronti del bel commissario siciliano e la più grande incazzatura degli ultimi anni, fa di tutto per aiutare Vespasiana e in qualche modo accetta anche di occuparsi dei misteriosi furti.
Perché sa cosa significa perdere ciò a cui si tiene di più. Che sia un amore, un'amica o un pacco di Pan di Stelle.
RECENSIONE
Trama: 4 stelle su 5
Il romanzo è il seguito de Le dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher. Alice, nota influencer di Mestre, si ritrova suo malgrado coinvolta nel clamoroso furto della Gioconda durante una mostra in città. A seguire, spariscono oggetti assurdi, come biscotti o calzettoni sportivi, in un crescendo surreale e comico.
Non si tratta di un giallo vero e proprio, ma di una commedia brillante con elementi investigativi, che riflette in modo ironico sulla vita di quartiere.
Scrittura: 2 stelle su 5
La storia è raccontata in prima persona da Alice. Il tono sarcastico e leggero è uno dei punti di forza del romanzo, e rende la lettura piacevole. Tuttavia lo stile appare acerbo, elementare. I dialoghi sono comici, ma non sempre naturali.
Ambientazione: 5 stelle su 5
Ci troviamo di nuovo a Mestre, una frazione del comune di Venezia.
L'ambientazione è descritta in modo vivido; il dialetto e i riferimenti locali rafforzano l’atmosfera e offrono uno spaccato realistico e affettuoso della provincia veneta.
Personaggi: 5 stelle su 5
Alice è una protagonista simpatica, ironica, piena di contraddizioni e umanità. Intorno a lei si muove un cast ben costruito: l’amica Vespasiana in crisi, la zia Rosanna, Teresina e Ornella (le “marantèghe”) portano leggerezza e il commissario Lo Cascio, figura tragicomica perfetta.
Ogni personaggio ha una sua voce distinta ed è proprio la coralità a dare vita alla storia.
Finale: 4 stelle su 5
Il finale non punta su colpi di scena, ma su un epilogo coerente, tenero e ironico, che lascia con un sorriso e la voglia di restare ancora un po’ con i personaggi.
Valutazione complessiva: 4 stelle su 5
Non chiamatemi Jessica Fletcher è una commedia contemporanea, ironica e profondamente locale. Personaggi e ambientazione sono gli elementi più riusciti, mentre lo stile, ancora acerbo, penalizza in parte la lettura.
Consigliato a chi ama le storie di provincia, il dialetto veneto, i personaggi autentici e l’umorismo dal retrogusto malinconico.
Valutazione
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